Ieri sera il terrazzo e il giardino erano pieni di lucciole, ovunque era un turbinio scintillante di piccole luci che illuminavano il buio della notte. Seduta sul terrazzo di casa ne osservavo attentamente il volo deliziandomi di quella magica visione. Ho lasciato la porta aperta così qualcuna è entrata in camera e ha volato sul letto girando in tutti gli angoli della stanza con la sua luce intermittente. Mio marito, che cercava di addormentarsi, è rimasto infastidito dalla sua presenza, si è alzato, ha aperto la portafinestra e ha cercato di farla uscire, ma invano. Per fortuna, abbiamo pensato di accendere la luce nel corridoio e spegnerla in camera,riuscendo così ad allontanarla ma mi sarebbe piaciuto addormentarmi con quella magica visione negli occhi
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La natura della Costiera Amalfitana è davvero unica per la varietà delle piante, dei fiori, dei colori, dei profumi e per il suo essere così sospesa tra cielo e mare.
Quì davvero si sente la grandezza di Dio e del Suo Creato
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In alcuni blog mi è capitato di leggere l'enfatizzazione di donne che hanno dedicato la loro vita esclusivamente alla famiglia. Nulla togliendo allo spirito di sacrificio di queste donne che, nella maggior parte dei casi, erano costrette dalla mentalità comune ad un determinato comportamento, pena la riprovazione sociale, io ritengo assolutamente ingiusto che accanto al dovere non si affianchi il diritto di vivere, nei limiti del possibile, le proprie passioni.
La mia passione è viaggiare per cogliere profondamente l'incanto della Creazione: noi viviamo in un mondo bellissimo le cui meraviglie parlano tutte di Dio.
Per me viaggiare è pregare: prego durante il volo perchè nei cieli mi sento più vicina a Dio, prego di fronte alle bellezze della natura perchè esse sono opera di Dio.Ecco cosa sono per me i viaggi: esaltazione dell'opera di Dio e delle sue meraviglie. Questo mio anelito verso la scoperta del mondo e di Dio non m'impedisce, però, di fare tutto ciò che posso per la mia famiglia. Ogni giorno sono io a preparare il pranzo e a casa mia sono esigenti perchè vogliono la pasta tutti i giorni. Almeno due volte la settimana passo manualmente i fagioli e le lenticchie perchè alle mie figlie piace la pasta col purè di questi legumi. Sono anche brava a fare le polpette che, a detta delle mie figlie, sono le più saporite tra quelle che hanno mangiato fuori casa. Ho tanti animali da accudire compresi gli uccellini e a nessuno faccio mancare niente.Una vita a senso unico, fatta solo di doveri e sacrifici, non è giusta e non è auspicabile!
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Ieri è stata una splendida giornata dedicata alla visita di due località incantevoli di cui ignoravo l'esistenza e che ho conosciuto solo grazie alla segnalazione di un mio amico.
In mattinata abbiamo visitato l'oasi delle Mortine che si trova a pochi km da Venafro. La visita del parco naturalistico procede attraverso un sentiero immerso nella foltissima vegetazione che si dilunga per diversi Km in senso circolare per ricollegarsi, infine, al punto di partenza. Spettacolare l'area paludosa situata all'inizio del percorso, attraversata da un ponticello e delimitata da una staccionata di legno.
Sul bordo sinistro del sentiero, nella sua parte iniziale, scorreva una vena d'acqua del fiume Volturno. Appena mi avvicinavo alla riva del fiumicello una nugola di raganelle saltava nell'acqua producendo un rumore stridente. Le piccole rane sparivano immediatamente tra i gorghi e a nulla sono serviti tutti i miei tentativi per immortalarle in una foto.
Nel pomeriggio, senza saperlo, mi aspettava il momento più emozionante della giornata. Siamo andati a vedere la Cipressata che si erge sul grazioso paesino di Fontegreca ai piedi del monte Matese. Appena sono scesa dall'auto sono rimasta folgorata dalla bellezza incredibile del paesaggio.Una ricchissima vegetazione ricopriva le colline circostanti e, tra le tante piante, spiccava il verde intenso dei cipressi.
Questi alberi sono stati introdotti all'epoca dei Greci (da quì il nome del paese: Fontegreca) che avevano l'usanza di piantare dei cipressi a difesa dei corsi d'acqua e sopratutto di sorgenti. La particolarità di questi cipressi, che li pone al centro degli studi dei botanici, è la loro invulnerabilità al cancro della corteccia che li sta sterminando nel resto dell'Italia. Ancora non si è scoperta la ragione della loro grande resistenza a questa malattia. Dopo un'erta ma breve salita si arriva nel cuore della cipressata dove sono rimasta annichilita di fronte alla magnificenza di quel luogo..
In mattinata abbiamo visitato l'oasi delle Mortine che si trova a pochi km da Venafro. La visita del parco naturalistico procede attraverso un sentiero immerso nella foltissima vegetazione che si dilunga per diversi Km in senso circolare per ricollegarsi, infine, al punto di partenza. Spettacolare l'area paludosa situata all'inizio del percorso, attraversata da un ponticello e delimitata da una staccionata di legno.
Sul bordo sinistro del sentiero, nella sua parte iniziale, scorreva una vena d'acqua del fiume Volturno. Appena mi avvicinavo alla riva del fiumicello una nugola di raganelle saltava nell'acqua producendo un rumore stridente. Le piccole rane sparivano immediatamente tra i gorghi e a nulla sono serviti tutti i miei tentativi per immortalarle in una foto.
Nel pomeriggio, senza saperlo, mi aspettava il momento più emozionante della giornata. Siamo andati a vedere la Cipressata che si erge sul grazioso paesino di Fontegreca ai piedi del monte Matese. Appena sono scesa dall'auto sono rimasta folgorata dalla bellezza incredibile del paesaggio.Una ricchissima vegetazione ricopriva le colline circostanti e, tra le tante piante, spiccava il verde intenso dei cipressi.
Questi alberi sono stati introdotti all'epoca dei Greci (da quì il nome del paese: Fontegreca) che avevano l'usanza di piantare dei cipressi a difesa dei corsi d'acqua e sopratutto di sorgenti. La particolarità di questi cipressi, che li pone al centro degli studi dei botanici, è la loro invulnerabilità al cancro della corteccia che li sta sterminando nel resto dell'Italia. Ancora non si è scoperta la ragione della loro grande resistenza a questa malattia. Dopo un'erta ma breve salita si arriva nel cuore della cipressata dove sono rimasta annichilita di fronte alla magnificenza di quel luogo..
Tutta una serie di piccole cascate alimentavano piscine naturali di acqua limpidissima che si aprivanno nel folto del bosco. Diversi ponti in legno sovrastavano queste piscine e l'area era attrezzata di numerose panchine e tavoli per il pic nic.Davvero un posto unico per la sua bellezza e tranquillità
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